Intervista business celebrity

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ARMANDO VITALI, DA AGENTE IMMOBILIARE A FONDATORE DI UN’ACCADEMIA PER L’IMPRESA

Esperto in strategie per attività commerciali e immobili per l’impresa, si batte per rilanciare il negozio su strada sviluppando nuovi modelli di business. Nel frattempo ha fondato un’Accademia unica in Italia.
In una precedente intervista, Armando Vitali ci aveva detto che all’inizio del suo percorso di personal branding si sentiva un po’ come un diamante grezzo che aveva bisogno di essere lavorato e valorizzato… Prima di rivolgersi a dei professionisti del settore, Armando era conosciuto come agente specializzato nel settore degli immobili per l’impresa e le aziende al dettaglio, una nicchia che in Italia occupa più del 15% del mercato immobiliare.

Mi ero già distinto per la professionalità nel campo della mediazione e una buona capacità di ascolto. Ma lavorando sul posizionamento e il personal branding, non solo ho messo insieme e potenziato questi elementi: ho proprio cambiato campo di gioco! Ho iniziato a muovermi in un terreno più ampio, dove le mie competenze e la mia storia erano soltanto una parte del mio nuovo percorso.

Come nasce la scelta di intraprendere un percorso di personal Branding?
MI occupo di immobili per l’impresa e di commercio da circa 20 anni, e già qualche anno fa mi sono reso conto che per chi fa impresa è indispensabile distinguersi nel proprio mercato mettendoci la faccia. E soprattutto, farlo con la giusta strategia.

Con l’emergenza Covid, cos’è cambiato nei clienti e nel tuo modo di comunicare?
Il Covid è un uragano che ci ha letteralmente tolto la terra sotto i piedi. Si tratta senz’altro della più grande crisi della storia moderna. Ma è pur sempre una crisi, e in quanto tale, se affrontata con coraggio, cervello e attributi, può riservare nuove opportunità. Nella maggior parte dei miei clienti è crollato il senso di fiducia nel futuro, nel mio modo di comunicare è aumentata la forza con cui cerco di fargliela tornare. E la cosa incredibile è che insieme ci stiamo riuscendo. Siamo all’alba di un’epoca che, pur tra le macerie, potrà diventare un vero e proprio rinascimento commerciale.

Mondo professionale e mondo personale. Ti sei accorto di alcuni aspetti che prima non notavi? Che risultati hai avuto da questo lavoro sul tuo personal brand?
Sicuramente che la coerenza tra i due mondi deve essere reale e percepita come tale. Nell’epoca dei social e della comunicazione di massa, basta poco – soprattutto nella fase di costruzione del nostro brand personale – per andare fuori strada con un messaggio non coerente, creando un “disallineamento” nella testa delle persone che ci seguono. Nulla di grave o di male: basta avere gli strumenti giusti per poter di volta in volta correggere il tiro.

Quali profili social utilizzi e come? Hai migliorato – e in che cosa – la tua capacità di stare davanti a una telecamera? Come utilizzi il canale video?
Utilizzo principalmente Facebook, LinkedIn e Instagram. Nel mio caso, ritengo LinkedIn la piattaforma a più alto impatto potenziale. La comunicazione è più pulita, il feed è più ricco di contenuti. Però mi sono anche resto conto di come, in alcuni casi è importante essere presenti e comunicare anche con altri canali per integrare al meglio il nostro messaggio. Ecco perché comunque uso anche Facebook e Instagram. Per quanto riguarda le telecamere, sono abituato a parlare in pubblico e a gestire l’emozione di un’intervista video: ma creare un contenuto proprio ed esporlo davanti a una telecamera è letteralmente un altro sport..!! Nei primi tempi, quando dovevo produrre contenuti miei, ero parecchio in difficoltà, perché non è così immediato essere “naturali”. Provando e riprovando, con costanza, mi sono reso conto di come quella naturalezza che avevo in altri contesti piano piano è arrivata anche nei miei video, e i risultati si vedono. Utilizzo il canale video con una frequenza costante. Ad esempio, nel mio progetto “Impresa, l’Accademia degli Immobili commerciali“, quasi tutti i contenuti sono basati sui video. Tutta la parte di teaser e pre-lancio l’ho comunicata così. L’Accademia stessa, non potendo ahimè svolgersi in presenza, utilizza il canale video per le sessioni formative. Sul mio sito sono comunque presenti molti contenuti video legati al rilancio del commercio su strada in Italia, e con esso quello del mercato immobiliare per le imprese.

Quant’è importante un ufficio stampa che ti segue?
In un’epoca di sovraccarico di informazioni a cui tutti siamo sottoposti, avere oggi un ufficio stampa che ti segua e che ti aiuti nel mandare il giusto messaggio, con i giusti canali, al tuo target, è semplicemente imprescindibile.

Hai lavorato anche sulla tua immagine personale? Se sì, in che modo?
Certo. All’interno del percorso svolto con Stand Out ho svolto anche formazione strettamente legata alla mia immagine personale. La cosa che mi ha sorpreso, e che mi ha fatto fare il salto di qualità, è capire che la propria immagine personale deve essere coerente con la promessa al mercato. E questa promessa è a sua volta strettamente legata alla tua identità. L’essenza stessa della tua identità pertanto è connessa alla tua immagine personale.

Hai messo in conto di scrivere – o hai già scritto – un libro sugli argomenti che ti stanno a cuore?
Sì, non l’ho ancora fatto, ma è in cima ai miei prossimi obiettivi. Come dicevo, nel mio sito personale chiunque può trovare numerosi contenuti di grande interesse. Tra questi, i 15 punti del manifesto “Ripopoliamo i negozi” e il percorso di formazione per gli agenti immobiliari, unico in Italia, che abbiamo denominato “IMPRESA – L’accademia degli immobili commerciali “, una masterclass con relatori di altissima qualità.

Nel dare un consiglio a chi ti legge, cosa serve, sia praticamente che mentalmente, per passare da generico attore di un settore a protagonista di una nicchia ben precisa?
Innanzitutto affidarsi a professionisti. Il personal branding è materia complessa e articolata. Scavare dentro noi stessi, scovare il nostro vero talento, allenarlo, studiare il mercato, identificare la nostra nicchia, capire cosa vuole e lavorare affinché il nostro talento possa essere messo a disposizione, sono tutte attività complesse e integrate, che necessitano del supporto di esperti. Sopra ogni cosa però è importante il nostro “perché”. Sono convinto che il personal branding non sia tanto un’opportunità di business per migliorare la propria condizione, quanto un dovere di mettere il nostro talento a disposizione della nostra nicchia. Nel momento in cui un cliente si affida a te, acquistando il tuo prodotto o il tuo servizio, è giusto che diventi una persona migliore.

ALESSANDRO DATTILO

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